Torino
Gagliardi Art System
Giuliana Cunéaz
3D
27 settembre – 27 ottobre 2012
www.gasart.it
Gagliardi Art System presenta la nuova personale di Giuliana Cunéaz 3D una serie di nuove installazioni in 3D realizzate negli ultimi due anni e un gruppo di venti lavori - foto e disegni - a cui si aggiungono le opere plastiche e gli occhiali-scultura.
Le videoproiezioni stereoscopiche 3D, dedicate ai disordini ecologici e ambientali, formeranno all’interno della galleria un ambiente immersivo di oltre cinque metri: sono zone fuori controllo che entrano in relazione diretta con la dimensione reale consentendo un viaggio imprevedibile tra le onde di una tempesta, gli spazi misteriosi di una grotta, le colate laviche di un vulcano e la collisione di mastodontici iceberg. Il ciclo si ispira al tema del sublime e vuole essere anche un omaggio ai grandi protagonisti della pittura romantica come Caspar David Friedrich o William Turner. Attraverso questi lavori Giuliana Cunéaz propone l’approccio ad una nuova estetica che si determina attraverso una serie di riflessioni legate a problematiche attuali, quali le catastrofi naturali o i disastri ecologici. Come afferma l'artista: “L’uomo moderno che contempla lo scenario della catastrofe si deve interrogare innanzitutto sulla forma e sul senso delle proprie responsabilità. Ciò che traspare dal volto contemporaneo della catastrofe non è soltanto la violenza che scaturisce dall’energia della natura, ma la presunzione dell'individuo convinto di poter gestire i destini dell'universo senza rispettare l'ecosistema.” La mostra viene completata da venti lavori progettuali tra foto e disegni a cui si accompagna una serie d'interventi plastici dove l'artista crea paradossali macchine del tempo all'interno delle quali è possibile ammirare, in un contesto straniante, talune animazioni. Gli elementi plastici diventano luogo di proiezione per un pubblico che si trova ad affrontare un universo in continua metamorfosi. Tra le altre novità dell’esposizione vanno segnalati gli occhiali-scultura 3D, veri e propri prototipi personalizzati dall’artista per vedere i lavori esposti. In tal modo anche lo spettatore, dotato di una propria “maschera”, diventerà parte integrante dell’opera.