Berlino
Galerie Mario Mazzoli
Roberto Pugliese
Unexpected Machines
A cura di Daniele Capra
31 maggio – 31 luglio 2011
(POSTINTERFACE) - La mostra Unexpected Machines raccoglie gli ultimi lavori del sound artist che indagano il rapporto tra suono, spazio e ambiente, in forma dinamica ed interattiva.
Ad una concezione dell’opera come semplice contesto, come scenario in cui avvengono delle interazioni con lo spettatore, Roberto Pugliese sembra infatti contrapporre in Unexpected Machines dei dispositivi che sono essi stessi soggetti di interazione.
L’osservatore non è solo, non è l’unico soggetto che guarda e sente, ma scopre che, oltre a lui, vi sono altri attori che calcano il palcoscenico e possono avere la forza di rubargli la scena. È ciò che accade con Equilibrium, opera costituta da bracci meccanici dotati di microfono e di speaker, che si muovono e si rincorrono all’insegna del feedback acustico. Un complesso sistema software, messo a punto dall’artista, gestisce i motori ed i movimenti dei robot, che si trovano nella condizione di rincorrersi come dei bambini che giocano a guardie e ladri. Chi guarda è così messo nella condizione di stupore, di meravigliarsi, di fronte al teatro del suono che cerca sé stesso.
Ugualmente lavori come Lussuosa macabra vanità testimoniano la volontà dell’artista di rompere il paradigma dell’opera chiusa, della macchina che finisce sempre per essere celibe, mettendo in rapporto l’opera con quello che accade nel mondo, al di fuori del controllo diretto di chi guarda: l’interazione infatti è determinata dalla quantità di animali da pelliccia che quotidianamente sono ammazzati, il cui numero è costantemente monitorato grazie ad un apposito sito web cui la macchina si collega. L’opera è così nel contempo fredda esecutrice di ordini predeterminati e dispositivo reattivo alla variabilità dell’ambiente e degli eventi. Lo spettatore, se vuole interagire (non necessariamente a favore degli animali), è costretto a mettere in atto azioni a lungo periodo che scavalcano la volontà dell’istante.
Daniele Capra
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